Il tatuaggio è una forma d'arte associata alla cultura e alla tradizione. Ha una storia di migliaia di anni, basti pensare che il ritrovamento più antico è quello di una mummia sudamericana tatuata la cui datazione al carbonio sembrerebbe farla risalire intorno al 6000 a.C.
Un sondaggio del 2012 di Harris Interactive ha dimostrato che gli adulti americani si fanno un tatuaggio principalmente per diventare più sexy, attraenti, forti e ribelli. Dei 2016 intervistati il 21% era tatuato, un numero in netta crescita, che dimostra come ormai il tatuaggio sia sdoganato nella società moderna.
Se fai parte del 45% degli stessi intervistati che ha dichiarato che in realtà il tatuaggio ha l'effetto esattamente contrario, ossia rende la persona meno attraente, ti facciamo notare che ci sono frasi sicuramente poco gradite che è meglio evitare quando ci si relaziona con uno di loro.
Il deterioramento del fisico e della salute è l'inevitabile conseguenza dell'avanzare del tempo. È vero che la pelle diventa flaccida e che i tatuaggi possono risultare meno gradevoli, ma non è necessariamente così: dipende molto dalla posizione e dal tipo di pelle. Inoltre il tatuaggio accompagna chi lo porta per tutta la vita, è un segno distintivo che ci sembra giusto che invecchi insieme al proprietario.
Si, ovvio che fa male. Aghi che infilzano ripetutamente la pelle non sono piacevoli da sopportare, ma dobbiamo dire che, anche in questo caso, dipende molto dalla posizione del tatuaggio e, comunque, la soglia del dolore è differente da persona a persona. Ti ha fatto male è proprio una domanda senza senso...
Commento inutile: intanto le persone hanno opinioni diverse su ogni argomento, e nessuno tatuato inciterebbe nessuno a farsene uno. Lo stesso discorso può valere per decine di argomenti ma, chissà perchè, quando di parla di tatuaggi viene sempre fuori.
Vero. Chi ha un tatuaggio non può donare sangue nell'immediato, deve passare un lasso di tempo che varia a seconda delle diverse leggi statali, ma è un argomento di conversazione valido?
Conosciuto come il "timbro dei vagabondi" ha segnato le donne che lo indossavano come simbolo di vergogna. Questa cosa deve ovviamente finire, perchè un tatuaggio in quella posizione non significa essere necessariamente pervertiti...
Il tatuaggio è sempre stato vista come una forma d'arte di ribellione ed è probabile che i genitori non approvino. Tuttavia le scelte nella vita sono, per fortuna, personali e non devono dipendere dalle opinioni dei parenti.
Lo so: mi sembra chiaro che quando ho deciso di farlo ero consapevole della cosa e, il tatuaggio, mi piace per questo. Inoltre, volendo proprio essere pignoli, esistono delle tecniche di rimozione sempre più affinate, anche se spesso costose.
Non è sempre così, e le visioni dei datori di lavoro sono sempre più aperte quando si parla di tatuaggi. Per fortuna esitono persone che non vedono nulla di male nel mostrare quest'arte e che capiscono che il valore della persona vale di più della sua immagine.
Domanda piuttosto personale non è vero? Chi si fa un tatuaggio lo fa per svariati motivi e non per forza deve avere un significato. Non necessariamente sto marchiando il mio corpo per segnare un avvenimento fondamentale della mia esistenza. E se il significato ci fosse potrebe anche far riferimento ad un episodio o un pensiero che mette in imbarazzo la persona, meglio evitare...