Recentemente, gli amanti dei tatuaggi, prestano molta attenzione per i tatuaggi definiti etnici o tribali.
Questi includono certamente le iconografie dei popoli antichi, come i Maori, i Celti, i Nativi Americani etc.
I Maya e gli Aztechi non fanno eccezione e sono tra i primi che viene in mente di citare.
Questi tipi di tatuaggio sono piuttosto complicati, non tanto per la complessità dei disegni (anche se la mano dell'artista deve essere davvero buona), ma principalmente per il profondo significato semantico che si deve tenere a mente.
La pratica del tatuaggio era diffusa in moltissime civiltà antiche come un modo per identificare il proprio ruolo nella comunità e comunicare con essa. Gli aztechi, che sono vissuti circa 600 anni fa, sono una delle tribu che ha raggiunto i massimi milevvi di decorazione della pelle e ci hanno lasciato una vastissima eredità di simboli e immagini da cui trarre ispirazione. Possiamo perfino affermare che elevarono la tecnica del tatuaggio a vera e propria arte, riuscendo ad eseguire disegni molto intricati e tutti differenti tra loro. Alcuni di questi disegni erano sacri per gli aztechi.
La maggior parte di essi infatti aveva significati religiosi e spirituali ed erano strettamente connessi con l'adorazione degli dei nel pantheon locale, attività che ricopriva gran parte della giornata degli aztechi. Il dio più importante era Huitzilopochtli, dio della guerra, del sole, protettore dei cieli e dispensatore di vita. Huitzilopochtli veniva generalmente raffigurato come un colibrì, o come un guerriero con armatura ed elmo fatti delle sue piume. Le gambe, le braccia e la parte inferiore del volto erano dipinte di blu, mentre la metà superiore era completamente nera.
Oltre al copricapo sountuoso è sempre accompaganto da uno scudo circolare e da un serpente turchese. Connesso simbolicamente con il sole, Huitzilopochtli era anche simbolo della resurrezione e della vita dopo la morte. Gli aztechi credevano che si dovesse nutrire continuamente perché era l'unico modo di tenere la terra in movimento. È per questo che giornalmente i sacerdoti compivano sacrifici umani nel grande tempio della loro capitale, Tenochtitlan.
Il pugnale cerimoniale azteco, utilizzato per i sacrifici nel nome del dio sole è chiaramente un soggetto molto popolare per un tatuaggio, così come Tezcatlipoca, una divinità centrale nella religione azteca, conosciuta come il dio creatore. Nella maggior parte dei casi, viene raffigurato con la lingua di fuori così come accadeva, dall'altra parte del mondo, nelle civiltà maori.
Quetzalcoatl, il dio serpente piumato, era adorato sia dai Maya che dagli Aztechi. Veniva considerato allo stesso modo come il dio della vegetazione, del vento, della pioggia, patrono dei sacerdoti, dei mercanti, della conoscenza, dell'agricolutra e dell'arte.
Altri soggetti molto popolari di questa straordinaria cultura sono le aquile, e la ruota del calendario azteco. Curiosamente, il tatuaggio non era riservato solo agli adulti, ma veniva praticato anche ai più giovani.
Oggi, chi sceglie un tatuaggio azteco lo fa per l'innegabile attrattiva visuale. I disegni sono stilizzati, ma ricchissimi di mizuziosi dettagli, esattamente come lo era la loro arte, sia per quanto riguarda le sculture, che per i filati. Generalmente si preferisce il bianco e nero, perfetti per enfatizzare i dettagli che vengono realizzati con diverse ore di sedute.
Come molte altre tribu, anche gli aztechi ritenevano che il corpo umano avesse differenti centri energetici. Lo stomaco, le mani e il torace erano tra i "punti caldi" dove posizionare un tatuaggio. Perchè? Grazie a specifici disegni sui centri energetici più importanti sarabbe stato più facile per l'energia fluire e per il sacerdote comunicare con gli dei.
Solo pochi frammenti della gandiosa civiltà maya sono sopravvissuti fino ai giorni nostri. Un'immesa parte di questa cultura si è persa nel vortice della storia. È questo che rende i tatuaggi maya così speciali. I maya li realizzavano praticando tagli superficiali sulla pelle, che venivano cosparsi con pigmenti colorati. Una miscela a base di argilla completava l'opera perchè rendeva più forte la penetrazione e la resa del colore.
Molto spesso, le loro decorazioni vengono confuse con quelle azteche, di cui abbiamo appena parlato.
La principale differenza tra le due culture risiede nel fatto che i maya prediligevano composizioni dal significato più "militare", mentre gli aztechi erano più inclini agli aspetti religiosi.
La maggior parte degli studi di tatuaggio propone soggetti come le piramidi e le aquile maya. Tuttavia, non ci si dovrebbe fermare solo a questi soggetti stereotipati. Grazie ai film e ai documentari sulla civiltà maya nuove figure si sono rese popolari, come il famosissimo teschio di cristallo, un manufatto pre-colombiano avvolto da una storia tuttora misteriosa.
I maya adoravano differenti divinità. Un ruolo centrale apparteneva ad Acat, protettore dei tatuatori degli inchiostri e dei materiali che si usavano in quest'arte.
I maya sono anche famosi per essere stati degli straordinari guerrieri. Per festeggiare le vittorie e onorare le battaglie si facevano tatuare anche sulle ferite di guerra.
Serviva per dimostrare la propria audacia e il proprio coraggio in battaglia e, visto che si trattava di un processo particolarmente doloroso, più ne potevi mostrare più guadagnavi il rispetto della comunità.
Venivano anche utilizzati per identificare lo stato di famiglia. Solo gli uomini sposati potevano avere tatuaggi, ma chi si rifiutava di farne uno anche dopo il matrimonio, veniva deriso da tutti.
I totem raffiguranti animali sono un altro topic cruciale per i tatuaggi maya, esattamente come l'immagine del sole che richiama alla circolarità della vita.
Cosa aspetti? Cerca un tatuatore esperto di cui ti fidi in grado di realizzare le complicate decorazioni e pensa al tuo prossimo tatuaggio Maya o Azteco!