Avere un tatuaggio, di qualunque tipo, è una scelta personale, ma di certo non si può fare a meno di pensare: che dirà la gente? Se in più si tratta di un tatuaggio a tema religioso il "problema" può essere di maggiore entità.
Per il mondo occidentale, i tatuaggi religiosi si rifanno alle figure più emblematiche: raffigurazioni del Cristo, Madonne preganti, croci, passi biblici, ma il tatuaggio religioso non è prerogativa esclusiva del mondo cattolico, anzi…
Tutte le religioni del mondo hanno i propri simboli e tutti vengono raffigurati: dall'Islam, al Buddismo, all'Ebraismo all'Induismo, alle religioni pagane. Per tutti non importa tanto il soggetto raffigurato, quanto quello che rappresenta: il proprio rapporto con Dio e la fede, la propria cultura, le proprie tradizioni.
La maggior parte delle persone che decidono di tatuarsi questo tema lo vedono come rito solenne, un modo per esprimere le proprie convinzioni al mondo.
Ecco una raccolta dei diversi punti di vista a tema religioso.
To be able to understand how some people don’t want to risk having a tattoo and why some prefer to have them, you should know the different perspectives of these major religious groups on tattooing. This can also help you with your decision-making in a while, so read on.
Non esiste una visione cattolica dei tatuaggi: un passo del Levitico esprime bene cosa pensa la Chiesa Cattolica a riguardo: "Non vi farete incisioni sul corpo per un defunto, né vi farete segni di tatuaggio. Io sono il Signore."
Gli aghi incidono la pelle, e quando avviene il sangue fuoriesce esattamente come avviene per un salasso, un rituale pagano atto a scatenare il potere soprannaturale di una persona. L'origine demoniaca del paganesimo è un fattore che determina la "cattiva reputazione" dei tatuati.
Ad oggi però sono moltissimi i cristiani che ne fanno uso, anche magari per segnare una data in cui, ad esempio, si è compiuto un pellegrinaggio. La Chiesa ha pian piano rivisto le proprie convinzioni permettendo i tatuaggi che non rappresentano messaggi blasfemi o anticristiani.
Il tatuaggio è diffusissimo in molti paesi asiatici e il Buddismo non vieta espressamente la diffusione. alcuni monaci Thailandesi, ad esempio usano incidere un simbolo come amuleto in grado di proteggerli dalle intemperie della vita.
Quella islamica è una religione altamente conservatrice e ne proibisce fortemente l'uso. Per i musulmani qualsiasi forma di mutazione del corpo è peccato, il corpo è un tempio sacro che deve essere mantenuto al meglio e curato in modo che il creatore possa esserne soddisfatto.
Anche per gli induisti non esistono leggi contro i tatuaggi. Alcuni li trattano come una vera e propria pratica culturale per esprimere le proprie convinzioni sulle divinità. Particolarmente famoso il segno che si applicano sulla fronte per aiutarli a sviluppare la relazione con gli dei.
Ora che abbiamo una visione più chiara della realtà dei fatti vediamo in dettaglio qualche soggetto tipico della cultura occidentale.
Un disegno minimalista che si adatta sia a piccole che grandi dimensioni. Può essere disegnata con effetto legno e non deve per forza essere troppo elaborato, ma si può decidere di abbellirlo con elementi di contorno come il volto di Gesù o una schiera di cherubini che la circondano. Particolare rilievo hanno le croci celtiche, che sono tra le più richieste in quanto uniscono lo spirito religioso alla bellezza delle decorazioni tribali.
Se si decide di dedicare un intero braccio ad un solo soggetto, si possono ottenere risultati sorprendenti quando il tema è quello religioso. Si possono letteralmente raccontare delle storie che aiutano a dare un significato più chiaro e profondo a ciò che vogliamo comunicare. Si può prendere spunto dai testi biblici, da dipinti famosi come l'Ultima cena, l'Annunciazione, la Crocifissione e così via.
Niente di meglio quando si vuole dare un messaggio specifico: la Bibbia è piena di citazioni, frasi, piccoli brani che si adattano perfettamente ad essere incisi per sempre.
È probabilmente il simbolo con una valenza maggiore ed è per questo che è molto richiesto. Non ha un significato preciso, ma incarna l'essenza stessa del Cristianesimo. Si definisce ichthýs, ed è formato da due curve che partono sulla sinistra dallo stesso punto per incrociarsi fino a formare la coda. Si crede che venisse usato come segno di riconoscimento tra i seguaci che, quando lo manifestavano, potevano fidarsi l'uno dell'altro.
Sembrerà banale, ma più è grande, più dovrebbe dimostrare l'importanza della propria fede. Ovviamente non è necessariamente così, ma parlando di apparenza, è proprio quello che viene trasmesso dagli estranei che lo osservano.
È fondamentale essere minuziosamente consapevoli dei significati che si nascondono dietro ogni simbolo. Visto che sono presumibilmente riconosciuti da tutti gli appartenenti ad una comunità è importante che il messaggio che si vuole dare sia inequivocabile. È sempre bene informarsi attentamente quando si sceglie un soggetto, sopratutto se fa parte della religione di una cultura differente dalla propria.