Il tatuaggio è un fenomeno che caratterizza la cultura globale ma solo poche culture tribali utilizzavano il volto come zona preferita per un tatuaggio. Se per noi il tatuaggio è prevalentemente una scelta estetica, per le culture indigene che lo hanno inventato era simbolo di leadership, di alto rango sociale e di potere.
Nessuna zona è più visibile del volto, e il significato dei tatuaggi e diverso a seconda della provenienza geografica. Di seguito riportiamo alcuni degli esempi più popolari di tatuaggi su viso e collo.
Le tribù Maori praticavano un tipo di modificazione corporale conosciuta come Tā moko, che veniva realizzata con degli appositi scalpelli. I tatuaggi realizzati sul volto contengono messaggi sacri e ancestrali. Raccontano la storia dell'individuo, delle sue origini, del suo rango sociale. Rendevano anche gli uomini più attraenti verso il gentil sesso in quanto dimostravano potenza e rispetto. Nel corso del 20° secolo la pratica è stata rifiutata come forma d'arte, ma ha visto una rinascita nel corso degli ultimi anni proprio grazie al popolo Maori che continua a tatuarsi il volto come espressione di orgoglio culturale.
Il popolo Atayal è il terzo maggior gruppo indigeno di Taiwan. L'isola è sempre stata abitata da gruppi etnici che hanno trasmesso cultura e tradizioni da una generazione all'altra. Una di queste, sopravvissuta fino ai nostri giorni è l'uso del ptasan, un tatuaggio sul volto che indica la maturità di una persona. Gli uomini si tatuano il volto per rappresentare la capacità di proteggere la casa, mentre per le donne dimostrano l'abilità di mantenere in ordine l'abitazione e di tessere la tela.
Nel sud dell'India i tatuaggi permanenti sono chiamati pachakutharathu. Sono diventati popolari alla fine degli anni 70 e sono considerati simboli culturali tra molte popolazioni tribali e identifica le caste che suddividono la società indiana. Nell'India del nord sono chiamati godna e la loro tradizione si è tramandata fino ai tempi moderni. La tribù Wancho della regione nord orientale di Arunachal Pradesh è una di quelle che tutt'oggi realizza tatuaggi facciali.
Considerato una barbarie nella Cina antica, il tatuaggio era il mezzo per marchiare schiavi e criminali condannati. Usavano il carattere cinese 囚 che significa "prigioniero". La pratica è stata abbandonata e oggi sono visti come scelta estetica piuttosto che come simbolo significativo della propria cultura. Tuttavia, alcune minoranze come le donne Dulung dello Yunnan continuano la pratica del tatuaggio. Visto che erano sempre in lotta con le tribù confinanti, le donne si tatuavano il volto per rendersi meno desiderabili agli aggressori. Oggi il tatuaggio è ancora praticato come simbolo di passaggio all'età adulta di una giovane donna.
Col tempo i tatuaggi sono diventati più che una semplice tradizione. I tatuaggi sul volto sono ancora tra i più estremi ma piano piano, anche la società moderna li sta accettando.
Oggi, anche celebrità famose aiutano a rendere la zona più popolare; il tatuaggio di Mike Tyson, una rappresentazione del suo status di guerriero, è stato visto da tutto il mondo e sicuramente avrà ispirato qualche appassionato. Il codice a barre è un tatuaggio molto comune e la zona del collo è perfetta per il tipo di messaggio che trasmette. Ci sono tantissime possibilità per decorare la zona, basta fare una ricerca online per trovare la giusta ispirazione.
La cosa più importante da ricordare quando si parla di tatuaggi è che sono permanenti. la zona del volto è una delle più problematiche per l'integrazione nella società, quindi serve riflettere bene prima di decidere di tatuarsela.